Le tecniche


Chirurgia conservativa

Grazie ai famosi “Trial di Milano” condotti dal Prof. Veronesi è stato dimostrato che la mastectomia (asportazione totale della mammella) poteva essere evitata nella cura del tumore al seno. Questa scoperta ha dimostrato che un intervento conservativo (quadrantectomia) poteva offrire la stessa qualità di cura preservando l’integrità corporea della donna.

A partire dalla fin degli anni Novanta la chirurgia oncologica della mammella ha cominciato a mutuare le tecniche utilizzate in chirurgia estetica: nasce la chirurgia oncoplastica, indicata per le pazienti affette da neoplasia mammaria di piccole dimensioni, o in presenza di seni voluminosi.

La quadrantectomia “classica” può produrre una perdita di sostanza che rischia di deformare permanentemente la mammella rimasta. Un intervento contemporaneo di chirurgia plastica consente di ridurre questo rischio e di rimodellare la mammella permettendo di mantenere  una forma normale e ritoccando la mammella sana si può ottenere un risultato finale sovrapponibile  a quello della chirurgia  estetica.

  • Paziente di  50 anni
  • Seno un po svuotato. Tumore ai quadranti esterni di sinistra (area disegnata in blu).
  • Intervento di quadrantectomia regolata a sinistra e di mastopessi bilaterale con tecnica round-block
  • Paziente: giovane donna di 32 anni
  • Tumore al quadrante supero interno (QSI) destro
  • Seno voluminoso e ptosico (sceso)
  • Intervento di quadrantectomia supero interna destra e mastopessi bilaterale con tecnica round block
  • La paziente non voleva un intervento che coinvolgesse anche l’altro seno. Sfruttando la condizione di partenza caratterizzata da un seno sinistro più grande del destro si è eseguita una quadrantectomia con pessi round-block a sinistra che ha portato ad un risultato comunque soddisfacente (rispetto al pre-intervento la situazione e molto simile anche se a parti inverte: il seno destro sinistro che era leggermente più grande ora è leggermente più piccolo e viceversa)

  • Paziente: donna di 58 anni
  • Tumore al solco mammario infero-interno sinistro.
  • Si esegue una quadrantectomia infero-interna utilizzando una tecnica propria della chirurgia estetica e analoga a quella delle mastoplastiche riduttive.
  • A destra intervento di riduzione e simmetrizzazione con tecnica round-block
  • Risultato esteticamente molto soddisfacente 

La chirurgia “invisibile”

in alcune situazioni favorevoli è possibile effettuare una chirurgia oncologica efficace attraverso piccoli tagli e rimodellamenti ghiandolari che permettono di ottenere risultati esteticamente eccellenti con difficoltà a distinguere il lato operato rispetto al controlaterale

  • Paziente: donna di 60 anni con seno di aspetto giovanile.
  • Tumore periferico sinistro
  • La sede ha permesso di eseguire un accesso del solco minimizzando la cicatrice
  • Quadrantectomia regolata e rimodellamento ghiandolare che ha permesso di ottenere un risultato pressoché invisibile
  • Dallo stesso accesso è stata anche eseguita la biopsia del linfonodo sentinella
  • Paziente: donna di 48 anni
  • Seno svuotato per gravidanze
  • Tumore periferico a destra
  • Incisione laterale che può essere coperta da reggiseno o costume da bagno
  • Dalla stessa incisione è stata eseguita anche la biopsia del linfonodo sentinella
  • Paziente: donna giovane con seno molto piccolo
  • Ha chiesto di non fare mastectomia per rifiuto delle protesi
  • Due piccole incisioni, una per la quadrantectomia e una per la biopsia del linfonodo sentinella
  • Caso complesso perchè le dimensioni del seno rendevano difficile un intervento oncologicamente corretto e un risultato esteticamente adeguato. Risultato raggiunto

Paziente di 46anni con un seno di aspetto molto giovanile. Riscontro di nodulo al QSE sinistro (quadrante supero esterno) positivo per cellule tumorali. Conseguente intervento di quadrantectomia supero esterna e successiva radioterapia. Controllo a 6 mesi dopo intervento e radioterapia. È stato realizzato un intervento che unificando le tecniche proprie della chirurgia oncologica e di quella estetica (oncolpastica) ha permesso di mantenere inalterati il volume e la forma del seno nasndendo la cicatrice in una piega della pelle. Nel rispetto della cura e della patologia la chirurgia diventa invisibile

Mastectomie

Ci sono alcune situazioni per cui ancora oggi è necessario effettuare una mastectomia. Ogni volta che è possibile si tenterà di adottare tecniche che consentano una ricostruzione che potrà avvenire in tempo unico (utilizzando subito una protesi definitiva) oppure in due tempi (previo l’inserimento di un espansore sottomuscolare).

  • Paziente: donna di 37 anni
  • Tumore bilaterale
  • Mastectomia bilaterale con biopsia dei linfonodi sentinella e  inserzione di protesi definitiva (ricostruzione diretta in 1 tempo)
  • Il seno di dimensioni medio piccole, la giovane età e la costituzione longiinea hanno permesso di inserire direttamente le protesi definitive evitando l’espansore e il successivo intervento di sostituzione.
  • Risultato molto naturale e soddisfacente

Lipofilling o trapianto di cellule adipose

Il tessuto adiposo localizzato in diverse parti del corpo può essere aspirato, e re-impiantato in sede di ricostruzione (lipofilling). Questa tecnica nella maggior parte dei casi viene utilizzata per definire meglio i contorni della mammella ricostruita con protesi, renderla più morbida, più calda naturale. Oggi l’utilizzo del grasso, e delle protesi di nuova generazione consentono di arrivare ad una ricostruzione capace di garantire un risultato che dura nel tempo e sempre più vicino ad una mammella normale

  • Esiti retraenti di mastectomia NAC sparing con espansore in sede
  • 1 seduta di lipofilling
  • 50 cc di grasso impiantato
  • Risultato dopo 30gg
  • Farà seguito intervento di sostituzione dell’espansore con protesi definitiva e rimodellamento controlaterale
  • Mastectomia bilaterale e posizionamento di espansori
  • Retrazione cicatriziale post intervento rimasta dopo l’espansione
  • Risultati 4 settimane dopo lipofilling
  • La paziente eseguirà a 6 mesi intervento di rimozione espansori e posizionamento di protesi
  • Farà seguito intervento di sostituzione dell’espansore con protesi definitiva e rimodellamento controlaterale

Nipple sparing mastectomy

Questo intervento prevede l’asportazione della intera ghiandola mammaria preservando completamente il complesso areola-capezzolo, Questa mastectomia consente una ricostruzione ottimale ed estremamente naturale

  • Mastectomia nac sparing e posizionamento di espansore
  • Espansore completamente gonfiato (foto 1)
  • intervento di sostituzione dell’espansore con protesi definitiva e rimodellamento controlaterale (foto 2)
  • Risultato a 6 mesi

Skin sparing mastectomy

Questo intervento prevede l’asportazione della intera ghiandola mammaria con il complesso areola-capezzolo, rispettando completamente od in parte la cute della mammella, evitando un’ulteriore mutilazione estetica del seno e riducendo così l’impatto psicologico negativo. Il rivestimento cutaneo, unitamente ad una riduzione delle cicatrici residue, consente di effettuare una ricostruzione della mammella