Chirurgia oncoplastica della mammella

Le tecniche

Chirurgia oncoplastica della mammella

Il tumore della mammella è la neoplasia più frequente nel sesso femminile. Le cure oggi a disposizione permettono di ottenere tassi di guarigione molto alti e lunghe sopravvivenze anche in caso di malattia avanzata.

La terapia chirurgica è parte fondamentale nella cura del tumore al seno. Negli ultimi vent’anni vi è stata una progressiva evoluzione delle tecniche chirurgiche che permettono oggi di offrire interventi estremamente efficaci dal punto di vista sia oncologico che estetico.

 

Chirurgia conservativa

Grazie ai famosi “Trial di Milano” condotti dal Prof. Veronesi è stato dimostrato che la mastectomia (asportazione totale della mammella) poteva essere evitata nella cura del tumore al seno. Questa scoperta ha dimostrato che un intervento conservativo (quadrantectomia) poteva offrire la stessa qualità di cura preservando l’integrità corporea della donna.

A partire dalla fin degli anni Novanta la chirurgia oncologica della mammella ha cominciato a mutuare le tecniche utilizzate in chirurgia estetica: nasce la chirurgia oncoplastica, indicata per le pazienti affette da neoplasia mammaria di piccole dimensioni, o in presenza di seni voluminosi.

La quadrantectomia “classica” può produrre una perdita di sostanza che rischia di deformare permanentemente la mammella rimasta. Un intervento contemporaneo di chirurgia plastica consente di ridurre questo rischio e di rimodellare la mammella permettendo di mantenere  una forma normale e ritoccando la mammella sana si può ottenere un risultato finale sovrapponibile  a quello della chirurgia  estetica.

La chirurgia “invisibile”

in alcune situazioni favorevoli è possibile effettuare una chirurgia oncologica efficace attraverso piccoli tagli e rimodellamenti ghiandolari che permettono di ottenere risultati esteticamente eccellenti con difficoltà a distinguere il lato operato rispetto al controlaterale