Le tecniche


Mastoplastica additiva

E’ l’intervento che consente di migliorare la forma e il volume della mammella; prevende nella maggior parte dei casi l’utilizzo di protesi.

Le protesi attuali hanno raggiunto standard di qualità molto elevati che garantiscono lunga durata e risultati naturali. L’intervento viene effettuato in anestesia generale o loco regionale e prevede un breve ricovero (generalmente 1 notte). Nel post-operatorio dovrà essere indossato un reggiseno specifico per 40-60 gg, inizialmente giorno e notte e andranno previsti 15gg di riposo; per almeno un mese andranno evitati sforzi e attività fisica con gli arti superiori.

  • Paziente di 45 anni

  • Magra con seno piccolo e “sceso” (ptosico).

  • L’intervento ha dato volume al seno lasciandolo lievemente “sceso” per garantire, quanto più possibile un aspetto “naturale” e compatibile con l’età.

  • Anche il volume, non eccessivo, è rapportato alla massima armonia delle proporzioni corporee

  • Paziente di 23 anni
  • Magra, alta con seno piccolo e con presenza di alcuni fibroadenomi. (si vedono le cicatrici dei pregressi interventi per asportazione).
  • L’intervento ha permesso di asportare altri fibroadenomi e dare volume al seno riempiendone soprattutto la parte superiore. In considerazione della giovane età il riempimento della parte superiore permette comunque un risultato naturale permettendo inoltre di esibire un bellissimo decoltè.
  • Anche il volume, non eccessivo, è rapportato alla massima armonia dei volumi e delle proporzioni corporee
  • Paziente di 22 anni
  • Micromastia (seno piccolo)
  • Utilizzo di protesi rotonde, risultato naturale ed armonioso nel rispetto delle proporzioni e dei volumi

Mastoplastica riduttiva

È l’intervento che consente di ridurre il volume di un seno eccessivamente grande , non prevede l’uso di protesi. Prevede cicatrici sia intorno all’areola che nel solco mammario, effettuato in anestesia generale o loco regionale e prevede un breve ricovero (generalmente 1 notte). Nel post-operatorio dovrà essere indossato un reggiseno specifico per 40-60 gg, inizialmente giorno e notte e andranno previsti 15gg di riposo; per almeno un mese andranno evitati sforzi e attività fisica con gli arti superiori

 

Aumento di volume mammario senza protesi

L’aumento del seno senza protesi è possibile pur se in rari casi. L’unico elemento ad oggi che lo consente è il tessuto adiposo della donna stessa (lipofilling). Si  utilizza il grasso che attraverso una liposuzione “soft” viene prelevato dalla zona del corpo e quindi inserito negli spazi extra ghiandolari delle mammelle. L’intervento spesso richiede un secondo riempimento.

 

 

Mastopessi

E’ l’intervento che permette di “rialzare” un seno “sceso” per età, allattamento o dimagramento. Per ottenere il risultato ottimale sono richieste tecniche chirurgiche differenti e specifiche.

Gli interventi di mastopessi prevedono sempre delle cicatrici che potranno essere circolari attorno all’areola o estese anche al solco mammario e ai quadranti inferiori (cicatrice a “T” invertita) e può essere abbinati ad una mastoplastica additiva nel caso si voglia aumentare il volume del seno oppure ad una mastoplastica riduttiva qualora lo si voglia ridurre.

Le protesi potrebbero essere necessarie anche quando si voglia ripristinare il volume di un seno svuotato.

L’intervento di mastopessi si realizza in anestesia generale o in anestesia loco-regionale con sedazione, prevede un breve ricovero (day-surgery o una notte di degenza) e un recupero di circa 15gg. Il recupero sarà un po’ più lungo in caso di utilizzo di protesi.  Dovrà essere indossato un apposito reggiseno per 40-60 gg, inizialmente giorno e notte. La cicatrice residua attorno all’areola potrà essere trattata e resa invisibile con appositi tatuaggi cosmetici. Le altre cicatrici (inferiore e al solco) sono solitamente coperte dal seno e poco visibili.

Mastopessi abbinata a mastoplastica additiva

Mastoplastiche secondarie

Per motivi diversi a volte è necessario re-intervenire su un seno precedentemente operato, anche a distanza di molti anni dal primo intervento. I motivi?
Quando l’intervento non è perfettamente riuscito o presenta delle complicazioni, oppure quando, a distanza di tempo, la forma del seno operato si modifica, o si verifica una rottura delle protesi (episodio raro) o la formazione di una retrazione capsulare che è una specie di “rigetto” dell’organismo nei confronti delle protesi.
L’intervento prevede la sostituzione delle protesi con associato un rimodellamento della forma e viene eseguito, quando possibile, utilizzando le cicatrici esistenti; se necessario si rimuove la capsula.
Il recupero è spesso più rapido rispetto ad una mastoplastica primaria ma possono essere necessari dei drenaggi da lasciare per 24-72 ore soprattutto se viene rimossa la capsula. E’ sempre indispensabile utilizzare un apposito reggiseno post-operatorio per 40-60gg.

La mastoplastica secondaria (o terziaria) NON è più da considerare un intervento di Chirurgia Estetica ma un vero e proprio intervento chirurgico funzionale e correttivo che ha ANCHE lo scopo di produrre un miglioramento estetico. Le aspettative di risultato devono essere quindi discusse in maniera molto approfondita prima dell’intervento. L’obiettivo della chirurgia secondaria o terziaria quindi,  è quello di far fronte alle complicanze anatomiche, funzionali ed estetiche offrendo un miglioramento complessivo della condizione di partenza avendo come priorità la salvaguardia della salute e la garanzia di sicurezza.

 

  • Pregressa mastoplastica additiva.

  • Il seno destro ha ceduto scivolando in basso e il sinistro ha una contrattura capsulare per cui è risalito in alto. Seni assolutamente asimmetrici.

  • L’intervento ha riposizionato correttamente i seni ricreando armonia e simmetria. Il volume non è stato modificato

  • Giovane donna trentenne.
  • Intervento di mastoplastica non riuscito. Seno sinistro con protesi non adeguatamente alloggiata, asimmetrico. La paziente lamentava dolore e difficoltà ai movimenti del braccio.
  • Dopo l’intervento completamente risolti il dolore e il recupero funzionale al braccio. Persiste una lieve asimmetria.
  • Da considerare sempre che la mastoplastica secondaria NON è un intervento solo estetico e NON può garantire i risultati ottimali che dovrebbe garantire una mastoplastica primaria

Ginecomastia 

E’ una condizione di eccessivo sviluppo della ghiandola mammaria nel maschio. Può comparire come conseguenza dello sviluppo puberale oppure a seguito di assunzione di farmaci. Può anche comparire come conseguenza di alcune malattie che vanno escluse prima di procedere al trattamento chirurgico.

Saranno richiesti specifici esami del sangue per il dosaggio di alcuni ormoni (testosterone, prolattina, estradiolo, TSH) prima di procedere all’intervento.

La diagnosi avviene attraverso una valutazione clinica e una ecografia che permetterà di distinguere tra ginecomastia vera (eccessivo sviluppo della ghiandola) e pseudo-ginecomastia (accumulo di grasso con ghiandola normale).

La distinzione tra le due condizioni è fondamentale in quanto i trattamenti necessari alla loro cura sono diversi: mastectomia sottocutanea per la ginecomastia e liposuzione per la pseudoginecomastia. In entrambi i casi l’intervento si svolge in anestesia locale e sedazione, in regime di day surgery o di ricovero breve (1 notte)

  • Uomo di 17 anni.
  • Ginecomastia vera puberale
  • Esami ormonali nella norma
  • Intervento in anestesia locale e day hospital